Il gatto ha il raffreddore: come affrontarlo

Il gatto ha il raffreddore: come affrontarlo

Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 2023

Il gatto ha il raffreddore e ti chiedi cosa puoi fare per farlo stare meglio? Sei nel posto giusto! In questo articolo, infatti, vedremo insieme tutto ciò che c’è da sapere per affrontare una problematica che può causare preoccupazioni agli amici dei felini.

Se il gatto ha il raffreddore, è probabile che lo vedrai starnutire e tossire. Questo può capitare quando ci sono i cambi di stagione e, soprattutto, quando inizia il freddo. La preoccupazione, in questi casi, è che possa peggiorare, con conseguenze dannose per la salute del proprio amico a quattro zampe. I gatti, infatti, possono contrarre malattie virali e batteriche, responsabili, spesso, del raffreddore nei felini. Vediamo insieme, quindi, le informazioni importanti per capire come è meglio agire se il gatto ha il raffreddore.

Il raffreddore nei gatti è pericoloso?

Se pensi che il tuo gatto abbia il raffreddore, non allarmarti. Questa condizione, infatti, sebbene possa preoccupare, è molto comune e, in genere, non è pericolosa. Ci sono, tuttavia, delle cose da sapere per poter individuare i sintomi in modo tempestivo e, così, intervenire con cure mirate ed efficaci. In genere, quando un gatto è adulto e con un buon sistema immunitario, un raffreddore non dà problemi e i sintomi spariscono in pochi giorni. Quando, invece, il gatto è cucciolo oppure è già fisicamente debilitato, un raffreddore potrebbe portare complicazioni. Occorre, quindi, sapere come individuare i sintomi sospetti e come intervenire. In alcuni casi, infatti, quando il sistema immunitario del gatto è compromesso, un raffreddore potrebbe causare una sovrainfezione batterica o una polmonite.

Il gatto ha il raffreddore: quali sono i sintomi?

Per poter intervenire in modo rapido ed efficace, quindi, occorre imparare a riconoscere subito i sintomi del raffreddore nei gatti. Per fare ciò, bisogna osservare il proprio amico a quattro zampe, perché i sintomi del suo raffreddore non differiscono molto dai nostri. Il micio, infatti, potrebbe avere:

  • secrezioni nasali;
  • tosse;
  • raucedine;
  • lacrimazione eccessiva;
  • congiuntivite;
  • inappetenza;
  • malessere generale;
  • febbre.

È molto importante contattare subito il veterinario nel caso in cui le secrezioni oculari e nasali assumano un colore giallastro, soprattutto se questa condizione durano più di un paio di giorni.

Perché i gatti prendono il raffreddore?

Così come per gli umani, anche per quanto riguarda i felini ci sono molte convinzioni erronee sul raffreddore. Spesso, infatti, si pensa che sia il freddo a causare il raffreddore, ma non è così. I maggiori responsabili del raffreddore sono i virus. Il freddo, in genere, può causare un indebolimento del sistema immunitario che, quindi, reagisce in maniera più lenta al contatto con un virus. Non solo il freddo può indebolire il sistema immunitario, ma anche lo stress, una scorretta alimentazione o alcune patologie croniche. Quando il gatto viene a contatto con un virus, quindi, potrebbe avere le mucose indebolite ed essere più vulnerabile ad eventuali batteri. In questi casi, un semplice raffreddore può causare problemi e, addirittura, trasformarsi in polmonite.

Cosa fare se il gatto è raffreddato

Nel momento in cui si accerta la condizione del gatto o se si hanno dubbi in merito, è opportuno agire per salvaguardare la sua salute. In questo caso, infatti, il gatto potrebbe avere un innocuo raffreddore oppure potrebbe avere l’influenza felina. Con questa definizione, i veterinari si riferiscono ad un insieme di virus e batteri, che causano questa malattia molto contagiosa e che può essere pericolosa. Quest’ultima, quindi, non va confusa con il semplice raffreddore. È importante rivolgersi al veterinario anche se si nota che il gatto ha spesso il raffreddore. In alcuni casi, infatti, si potrebbe verificare un accumulo di infezioni virali, con problemi molto gravi per la salute del gatto.

Cosa fare a casa

Nei giorni di convalescenza, puoi adottare alcune abitudini quotidiane per accelerare la guarigione. In primo luogo, potresti aumentare l’umidità della casa con un umidificatore, per aiutarlo a respirare meglio, magari facendolo riposare anche vicino ad una fonte di calore. In alternativa, puoi fargli trascorrere 5-10 minuti in un bagno caldo, pieno di vapore, per favorire l’apertura della vie respiratorie. Se noti secrezioni dal naso o dagli occhi, pulisci delicatamente le parti interessate con delle salviettine igieniche per gatti. Assicurati che mangi e beva a sufficienza, magari avvicinando le ciotole alla cuccia. Infine, tienilo sempre al caldo, facendolo dormire nella sua cuccia oppure con una coperta per gatti, per mantenere stabile la sua temperatura corporea.

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La visita veterinaria

Se da qualche giorno il tuo gatto starnutisce e tossisce, se hai notato la fuoriuscita di secrezioni gialle dal naso e dagli occhi, prendi subito appuntamento con il veterinario. Durante la visita, infatti, il medico potrà fare una diagnosi precisa, facendoti alcune domande per raccogliere delle informazioni importanti e visitando il micio. Il veterinario, in particolare, controllerà i parametri vitali del gatto e, dopo, potrà ritenere opportuno prelevare, con un tampone, le secrezioni per poterle esaminare. In questo modo, sarà in grado di stabilire con precisione gli agenti patogeni responsabili dei sintomi. Se, infine, le condizioni di salute del gatto sono molto preoccupanti, potrebbero essere necessari altri esami, come le analisi del sangue e una radiografia addominale.

La terapia

La terapia per curare il raffreddore nel gatto dipende dalla gravità della situazione. Come abbiamo visto, molte volte il raffreddore non è preoccupante e si risolve da sé nel giro di qualche giorno. Nella fase di convalescenza, se noti inappetenza, prova a stimolare il suo appetito con degli snack gustosi oppure del cibo umido, come dei bocconcini di carne o pesce. Il cibo umido per gatti, infatti, li invoglia a mangiare. Prediligi sempre una corretta alimentazione, per il benessere del tuo amico a quattro zampe.

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Terapia in caso di sintomi lievi

In caso di sintomi lievi, non ci sarà bisogno di fare una terapia farmacologica, ma basterà del riposo, una corretta alimentazione e la somministrazione di integratori utili a sostenere la salute delle vie respiratorie del gatto. In commercio esistono dei validi prodotti contenenti una combinazione unica di aminoacidi, estratti di erbe, vitamine e minerali. Alcuni integratori, inoltre, contengono una combinazione di lisina, vitamina B, oligoelementi, estratti di frutta e piante per aiutare in caso di problemi respiratori dei felini. Somministrare questi prodotti è, in genere, molto semplice: possono essere ingeriti direttamente o aggiunti al cibo.

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Terapia in caso di sintomi persistenti

In alcuni casi, potrebbe verificarsi una persistenza dei sintomi, per cui sarà probabilmente necessario intervenire con una terapia farmacologica. È sempre necessario seguire le indicazioni del medico veterinario, che saprà indicare la terapia più adatta dopo un’attenta visita. La terapia andrà, quindi, ad agire sull’agente patogeno che ha scatenato la problematica. In genere, il medico potrebbe decidere di usare farmaci antivirali, antibiotici, farmaci contro la tosse oppure antinfiammatori. Se il gatto è molto disidratato, infine, potrebbe essere necessaria un’ idratazione per via endovenosa.

Cosa fare per prevenire il raffreddore nei gatti

Per cercare di prevenire il raffreddore nei gatti, adotta delle semplici abitudini quotidiane. Innanzitutto, pulisci con regolarità le ciotole e la lettiera, magari usando acqua calda e detergenti appositamente studiati per questo scopo. In secondo luogo, se in casa hai più gatti, isola per qualche giorno il micio con il raffreddore, per evitare che lo trasmetta agli altri. Evita, poi, di farlo uscire in giardino, sul balcone o sul terrazzo se il clima è particolarmente freddo e umido. Infine, periodicamente puoi somministrare al tuo gatto dei prodotti multivitaminici, per rinforzare il sistema immunitario.

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