Sterilizzazione del gatto: consigli ed informazioni utili

Sterilizzazione del gatto consigli e informazioni utili

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 2021

La sterilizzazione del gatto è un’operazione molto diffusa, consigliata da molti veterinari e associazioni animaliste. Essa, infatti, serve a prevenire il randagismo e le patologie che possono insorgere nel gatto in età adulta. Vediamo insieme tutti i consigli e le informazioni utili riguardo la sterilizzazione dei gatti maschi e femmine.

La sterilizzazione del gatto presenta molti vantaggi. Come abbiamo già accennato, è innanzitutto un modo per prevenire il randagismo. Molte associazioni animaliste, infatti, con la collaborazione di veterinari locali, provvedono a sterilizzare i gatti che vivono in strada. Oltre a contrastare il randagismo, la sterilizzazione aiuta a prevenire malattie che possono insorgere nel gatto adulto.

Infine, con la sterilizzazione si evita che, ad ogni calore, i gatti diventino aggressivi, nel tentativo di uscire per accoppiarsi. In quei casi, infatti, i gatti si lamentano con miagolii insistenti e i gatti maschi segnano il proprio territorio con spruzzi di urina maleodorante. Non è raro, infatti, avere problemi con un gatto che fa pipì in casa. Vediamo insieme tutte le informazioni utili per prendere questa decisione serenamente.

Perché sterilizzare il gatto

Sterilizzare il gatto è una decisione che va presa dopo essersi informati su tutti gli aspetti di questo intervento. Questo è importante per essere sicuro di fare una scelta consapevole per il tuo amico a quattro zampe. Lo scopo di questo articolo, dunque, è dare una risposta alle tue domande e risolvere i dubbi che possono insorgere quando arriva il momento di decidere. Anche se il gatto vive in casa, infatti, la sterilizzazione è comunque fortemente consigliata. Vediamo nello specifico le motivazioni a supporto della sterilizzazione.

Prevenire il randagismo

Le regioni, in collaborazione con le associazioni animaliste, sono tenute ad adottare un programma di prevenzione del randagismo. Questi programmi prevedono, ad esempio, delle campagne di informazione e corsi di formazione per chi opera nei servizi veterinari. Sul sito del Ministero della Salute è possibile vedere i dati regionali sul randagismo. Una gatta può partorire mediamente due volte l’anno, dando alla luce dai 2 ai 6 gattini ad ogni parto. Quando questo accade nelle colonie feline che vivono in strada, ad esempio, è molto difficile trovare un casa o un gattile per sistemare tutti i cuccioli. Tutti questi gatti, spesso, vivono in condizioni pericolose, denutriti e maltrattati. La sterilizzazione, dunque, evita la proliferazione di colonie di gatti randagi che non sempre si riescono a sistemare in luoghi sicuri.

Prevenire malattie

Oltre a contrastare il randagismo, poi, la sterilizzazione è utile per prevenire malattie che possono insorgere nel gatto adulto. Queste malattie includono, ad esempio, tumori alla mammella, all’utero e alla prostata, mutamenti patologici a livello degli organi e patologie gravi dell’apparato riproduttivo. Decidendo di sterilizzare il gatto, si riduce anche la probabilità di trasmissione delle malattie come la FeLV e la FIV. La FeLV è la leucemia felina, mentre la FIV è una patologia simile all’HIV.

Queste malattie, infatti, si contraggono attraverso lo scambio di sangue e liquidi organici. In media, i gatti sterilizzati hanno una prospettiva di vita più lunga, sono meno stressati e più equilibrati. Sterilizzare i gatti, quindi, non è una violazione dei loro diritti, ma un atto importante per il loro benessere.

Quando sterilizzare il gatto

Una delle domande più diffuse quando si prende in considerazione la sterilizzazione è quando effettuarla. Il momento giusto dipende da diversi fattori, ad esempio dal suo livello di sviluppo e dalla razza. In generale, possiamo dire che la sterilizzazione non dovrebbe avvenire troppo tardi rispetto a quando raggiungono la maturità sessuale, che avviene intorno ai 6-8 mesi. Quando raggiungono la maturità sessuale, infatti, i gatti maschi tendono a cercare una compagna. In alcuni Paesi, la castrazione avviene anche prima, ma il consiglio è di aspettare l’età giusta, per garantire un pieno sviluppo fisico.

Come avviene la sterilizzazione

L’operazione si svolge sempre in anestesia, quindi il gatto deve essere a digiuno almeno da 12 ore. Puoi dargli da bere un po’ d’acqua nelle ore che precedono l’intervento. Nel caso il gatto sia femmina, è importante che al momento dell’intervento non sia in calore, per evitare il rischio di sanguinamento post-operatorio. Vediamo, innanzitutto, la differenza tra sterilizzazione e castrazione. Poi, approfondiamo anche le differenze dell’intervento nei maschi e nelle femmine.

Differenza tra sterilizzare e castrare

Spesso si fa confusione tra sterilizzazione e castrazione. Che differenza c’è? Si possono castrare o sterilizzare sia i gatti maschi che femmine? La risposta a quest’ultima domanda è sì. Vediamo, ora, la differenza tra i due interventi. Nel caso della castrazione, vengono rimossi gli organi o le ghiandole che producono gli ormoni sessuali, quindi i testicoli nei maschi e le ovaie nella femmine. In questo modo, le femmine non avranno il calore e le manifestazioni legate ad esso, come miagolii persistenti.

Sterilizzazione del gatto e costrazione differenze

La sterilizzazione, invece, rende i gatti sterili. Ciò significa che la fecondazione non può più avvenire, ma non cambia nient’altro. Con questo intervento, quindi, vengono preservati la produzione ormonale e lo stimolo riproduttivo. Allo scopo di prevenire il randagismo, la castrazione e la sterilizzazione sono ugualmente efficaci. La castrazione, però, ha un impatto maggiore sul gatto, rendendolo anche meno aggressivo e stressato.

La sterilizzazione e la castrazione del gatto maschio

Nel caso della castrazione nei gatti maschi, lo scroto si apre con piccole incisioni, vengono legati il vaso deferente e i vasi sanguigni e si recidono i testicoli. La sterilizzazione, invece si effettua tagliando o legando il dotto spermatico.

La sterilizzazione e la castrazione del gatto femmina

A differenza dell’intervento per i maschi, per le femmine la procedura è più complessa. Nella castrazione, occorre aprire la parete addominale, per poter rimuovere le ovaie. Spesso, viene rimosso anche l’utero, soprattutto quando l’operazione avviene in età adulta. L’intervento chirurgico non è complicato, ma risulta più invasivo rispetto al gatto maschio. La sterilizzazione, invece, viene effettuata legando le tube di Falloppio.

Periodo di convalescenza

Come curare il gatto dopo la sterilizzazione? Prima di riportarlo a casa, prepara un posto tranquillo e al caldo, così che possa rilassarsi dopo il risveglio dall’anestesia. Quando arriverà a casa, infatti, potrebbe sentirsi stordito. In questo caso, adagia lentamente il gatto su una coperta o su una cuccia.

Fai attenzione a posizionare entrambe le cose sul pavimento e non su sedie o divani, per evitare che il gatto possa cadere nel tentativo di muoversi. Solitamente, dopo l’operazione il gatto avverte dolore e questo potrebbe manifestarsi con comportamenti chiusi e aggressivi.

La cosa importante è non infastidire il gatto e tenerlo sotto osservazione. Nei giorni successivi all’intervento, potrebbe essere utile una tuta per degenza, che è un’alternativa al collare elisabettiano, per evitare che il gatto tiri i punti leccandosi la ferita.

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Cambiamenti dopo la sterilizzazione del gatto

La sterilizzazione, oggi, è un’operazione comune, una sorta di routine negli ambulatori veterinari. Uno degli effetti visibili dopo la sterilizzazione è il fatto che si eliminano i problemi causati da istinti sessuali. Scompaiono, infatti, l’odore fastidioso della marcatura del territorio, i miagolii insistenti e i comportamenti dominanti e aggressivi. In generale, i gatti diventano più tranquilli, coccoloni, affettuosi e soddisfatti. Il rischio che la personalità del gatto cambi in peggio è molto raro.

Potrebbero verificarsi casi di aggressività nei giorni immediatamente successivi alla castrazione, ma dovuti al dolore post-operatorio. Come dopo qualsiasi operazione, infatti, dopo la castrazione i gatti possono provare dolore alla ferita e alla cicatrizzazione.

Nei gatti maschi, in genere la ferita si chiude piuttosto rapidamente, ma il dolore nell’area dei genitali può comunque sussistere. Nelle femmine, invece, il dolore potrebbe durare più giorni, così come il processo di cicatrizzazione, più lungo e più fastidioso.

Prodotti utili dopo la sterilizzazione del gatto

Dopo la castrazione, il gatto potrebbe diventare più pigro e svogliato. In questi casi, c’è il rischio di aumento di peso se non viene ridotta la quantità di cibo quotidiana. Già qualche giorno dopo l’intervento, l’appetito dei gatti aumenta sensibilmente.

In genere, l’assunzione di cibo aumenta del 20% e, allo stesso tempo, il metabolismo basale diminuisce del 30%. Ecco perché è fondamentale ridurre la quantità di cibo per mantenere il suo peso forma. In commercio, esistono diversi alimenti formulati appositamente per i gatti sterilizzati. Vediamo insieme quelli più utili.

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Per tenere sotto controllo il peso del tuo gatto sterilizzato, è importante curare ancora di più la qualità del cibo quotidiano. In commercio, puoi trovare croccantini ben equilibrati, per il suo fabbisogno nutrizionale. Essi contengono, infatti, componenti vegetali, che aiutano le funzionalità intestinali e il benessere delle vie urinarie. Il livello moderato di grassi, inoltre, aiuta a ridurre il contenuto energetico del cibo.

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In alternativa al cibo secco, puoi offrire al tuo gatto del cibo umido, magari a giorni alterni. Controlla che il cibo sia di ottima qualità, completo ed equilibrato. Leggi sempre l’etichetta nutrizionale e assicurati che gli ingredienti siano di alta qualità, senza coloranti né conservanti aggiunti.

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Snack croccanti

Infine, potresti offrire al gatto dei piccoli snack, nel corso della giornata. Molti prodotti che trovi in commercio contengono ingredienti di alta qualità, utili a stimolare le difese immunitarie e a favorire l’espulsione di peli ingeriti. Contengono, inoltre, fibre e omega 3, che favoriscono il benessere e la salute del gatto.

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