Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 2022
La gengivite del gatto è un’infiammazione con sanguinamento delle gengive, che può causare anche altre lesioni della cavità orofaringea. Vediamo insieme, quindi, cure e rimedi per questa problematica, che rappresenta una delle malattie più comuni nei gatti di tutte le età.
La gengivite del gatto è un’infiammazione che può causare anche molto dolore e che va affrontata al meglio. È un disturbo che può avere diverse cause e può manifestarsi con sintomi differenti: gengive rosse e gonfie, ma anche con lo stesso tessuto colpito da aree bianche o nere. Vediamo, nello specifico, i sintomi, le cause, i rimedi e le cure per la gengivite felina.
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La gengivite del gatto: i sintomi
Questa problematica può, come accennato, avere diverse manifestazioni fisiche, a seconda dell’evoluzione. Innanzitutto, nella fase più lieve, solitamente è presente una leggera infiammazione, con conseguente arrossamento del bordo delle gengive. Ciò, inizialmente, può causare sanguinamento e disagio. Se l’infiammazione avanza, poi, si possono manifestare altri sintomi, come alitosi, salivazione eccessiva e forte dolore. Tutto ciò si nota nel gatto con cambiamenti comportamentali, come apatia e irritabilità; inoltre, il micio potrebbe smettere di pulirsi o avere difficoltà a mangiare, con conseguente perdita di peso, e iniziare a fare pipì in casa. I sintomi, essendo vari, possono risultare di difficile interpretazione. È importante, dunque, prestare particolare attenzione al comportamento del gatto e cogliere eventuali segnali di disagio.
Le cause della gengivite
È bene sapere che le cause della gengivite possono essere diverse e, molte volte, si verificano contemporaneamente, complicando la diagnosi della causa primaria. Il consiglio, dunque, è di recarsi dal veterinario di fiducia, che sottoporrà il gatto ad un esame della bocca. Se necessario, inoltre, potrebbe prescrivere una radiografia, per verificare la condizione delle radici dentali. Infine, potrebbero essere richiesti esami di laboratorio, come quelli del sangue, per verificare eventuali condizioni pregresse che potrebbero aver causato il disturbo. Vediamo insieme le principali cause.
Malattia parodontale o parodontite
Questa problematica è dovuta, in genere, all’accumulo di placca batterica o tartaro intorno alle gengive. La parodontite, inoltre, può danneggiare l’osso e i tessuti che sostengono i denti, anche in modo irreversibile. La gengivite, a volte, è il primo sintomo evidente di questa malattia. In questi casi, può essere utile utilizzare un gel orale specifico per placca e alitosi, per una corretta igiene orale. In commercio, si trovano facilmente prodotti a base di clorexidina, che aiuta a ridurre la formazione della placca, con azione antibatterica e proprietà lenitive. L’aroma, appositamente studiato per gatti, assicura una facile applicazione.
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Malattie infettive virali
Alcuni virus, come il calicivirus felino, possono rappresentare la causa delle gengiviti. In questi casi, solitamente, appare un’importante reazione infiammatoria della mucosa orale, delle tonsille e della faringe. La causa è dovuta ad una risposta immunitaria esagerata e inadeguata della mucosa orale a vari fattori. In questi casi, quindi, i gatti possono manifestare ulcerazioni sulla lingua e sul palato, difficoltà di deglutizione, gengiviti e malattie dentali.
Malattie metaboliche sistemiche
Le malattie metaboliche sistemiche feline possono causare lesioni nella mucosa orale e nelle gengive. Tra di esse si trovano il diabete mellito, l’ipervitaminosi A e la stomatite uremica, caratteristica della malattia renale avanzata.
Malattie nei gatti immunodepressi
I gatti che sono positivi al retrovirus presentano problemi al sistema immunitario. Di conseguenza, si verificano casi di FeLV e FIV nel gatto, il virus della leucemia e dell’immunodeficienza felina. In questi casi, i gatti sono vulnerabili alle infezioni da batteri o allo sviluppo di altre malattie virali, come calicivirus o herpesvirus tipo 1, che causano gengiviti e stomatiti.
Complesso del granuloma eosinofilo
Questa patologia è composta da lesioni che colpiscono le labbra, la cavità orale, la lingua, il palato e la pelle del gatto. La sua comparsa, quindi, è legata a reazioni di ipersensibilità, come allergie alimentari, dermatite atopica e dermatite allergica da morso di pulce.
Iperemia al margine gengivale e altre cause
Si verifica nei gatti tra i 3 e i 7 mesi di vita, che stanno cambiando i denti. In questi casi, si nota una linea arrossata sulla gengiva a contatto con i denti, che può scomparire una volta che il cambio è avvenuto. Altre cause meno comuni della gengivite del gatto possono essere:
- granuloma eosinofilo
- alcune malattie immunomediate
- neoplasie orali
- trauma orale
- irritazione da ingestione i liquidi corrosivi o metalli pesanti
- allergie alimentari
È bene, quindi, appurare quale sia la causa della gengivite del gatto ed intervenire non solo con farmaci, ma anche con una corretta alimentazione, magari utilizzando crocchette studiate appositamente per le allergie alimentari.
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La gengivite del gatto: come intervenire
Per intervenire in modo adeguato in caso di gengivite del gatto, è necessario innanzitutto diagnosticare la causa del problema. L’obiettivo è, infatti, quello di intervenire tempestivamente, preferibilmente all’apparire dei primi sintomi, per evitare che la gengivite diventi una malattia parodontale. Il tessuto orale infiammato, infatti, potrebbe causare la proliferazione dei batteri, con conseguente danno alle radici dei denti e ad altri organi, attraverso il flusso sanguigno. Quando la gengivite è causata da placca e tartaro, generalmente può essere tenuta sotto controllo con regolari cicli di pulizia dentale. La procedura, in genere, viene eseguita dal veterinario, in sicurezza per il gatto. Infine, se la gengivite è sintomo di altre malattie, sarà necessario avviare un percorso di cura farmacologica.
L’importanza della prevenzione
Per prevenire questa fastidioso problema, che può causare anche danni ai denti del gatto, si possono mettere in atto, quotidianamente, una serie di buone abitudini. Vediamo insieme alcuni utili suggerimenti.
Pulizia dei denti
Se la gengivite si ripresenta spesso, si può procedere con una pulizia dei denti, usando, ad esempio, uno spazzolino per gatti. Per questo, la cosa migliore sarebbe spazzolare i denti quotidianamente, per evitare l’accumulo di carie, magari usando anche un dentifricio specifico. Spazzolare i denti del gatto è utile, quindi, per mantenere la bocca e le gengive sane ed evitare che la gengivite si ripresenti.
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Prodotti a base di clorexidina
Un’altra buona abitudine, inoltre, è l’utilizzo di prodotti a base di clorexidina, per la disinfezione della bocca. Con questo prodotto, si può inumidire una garza, avvolgerla intorno al dito e sfregarla con delicatezza sulle gengive e sui denti del gatto.
Alimentazione per gatti con gengivite
Anche l’alimentazione è fondamentale per curare e prevenire la gengivite del gatto. È consigliato il cibo secco disidratato, in quanto lo sfregamento che avviene quando il gatto mangia aiuta a mantenere i denti puliti. Inoltre, alcuni alimenti aiutano ad alleviare i sintomi della gengivite:
- carota cruda, che aiuta a combattere la placca batterica
- pesce azzurro, che esercita una funzione antinfiammatoria naturale
- fragole, che alleviano i sintomi delle infezioni della bocca
- anguria e melone, che sono ricchi di vitamina C e antiossidanti.
Evitare lo stress
Infine, è importante ridurre al minimo lo stress del gatto, in quanto incide sul sistema immunitario, causando la comparsa di patologie, tra le quali la gengivite. Si consiglia, quindi, alimentazione di qualità, un luogo tranquillo dove riposare, acqua fresca a disposizione, calore e affetto. Tutto ciò, quindi, contribuirà a rafforzare il sistema immunitario. Per creare un ambiente più tranquillo per il gatto, infine, è possibile utilizzare feromoni sintetici nel luogo in cui il gatto passa più tempo. In genere, i feromoni si trovano in commercio in formato diffusore o spray. In alternativa, è possibile utilizzare dell’erba gatta, spesso in associazione alla valeriana. L’erba gatta, infatti, contiene vitamine, minerali, oli essenziali e sostanze calmanti per i felini.